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La DONNA abortisce?

E’ accaduto che – in un contesto culturale religioso e favorevole alla vita – si sia deciso di “pregare per le donne che hanno abortito”.

E’ giusto farlo? Certamente!

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Mi sembra evidente qual è la visione dell’aborto che ha portato a questa decisione: sulla scena dell’aborto i protagonisti sono due: la madre – che agisce – e il figlio – che subisce -.

E’ una madre che porta su di sé tutto il carico della responsabilità.

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C’è da dire che questa visione dell’aborto è già più completa rispetto a quella di certo femminismo, in cui il figlio non viene per nulla considerato, e c’è una sola protagonista: la madre (che a questo punto diventa semplicemente: la donna).
Una conseguenza inevitabile di questa visione è che non si parla più di responsabilità della donna, ma solo di libertà.

Dissento decisamente dalla seconda visione, ma mi addolora anche la prima. E’ corretto puntare i riflettori solo sulla madre?

E il padre del bambino?

Spesso è da lui che arriva la decisione perentoria di ricorrere all’aborto, come soluzione a un problema che non si sa altrimenti gestire.

Ma quando la donna è costretta a subire tale volontà, smette di essere protagonista e diventa scena – involontaria e sofferente – dell’aborto: è l’UOMO che ha abortito.

In realtà sulla scena dell’aborto, oltre a questi protagonisti, stanno altri comprimari, il cui ruolo è quasi sempre taciuto, ma che spesso sono essenziali perché l’aborto avvenga; mi riferisco a MEDICI, INFERMIERI, … . 

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E se questi sono “semplici” esecutori, più carico di responsabilità può essere il ruolo di altri; mi riferisco, per esempio, a quei DATORI DI LAVORO che minacciano il licenziamento della lavoratrice se dovesse verificarsi una gravidanza.

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La DONNA solo in alcuni casi è la protagonista principale dell’aborto, spesso è vittima assieme al bambino e/o scena su cui si muovono altri protagonisti.

Preghiamo anche per loro.

Palermo, oh cara!

Ho relizzato un video su Palermo (anzi due!) per una esercitazione nell’ambito del Diploma On Line per “Esperto in Didattica assistita dalle Nuove Tecnologie”.
Il primo video è nella versione small (meno di 3 minuti, 17.400 kB) così come richiesto dallo Staff del corso:

Il secondo è nella versione large (5-6 minuti, 34.400 kB) senza i tagli che ho dovuto apportare nel primo caso:

Voi quale preferite?

Il tribunale di Roma ha chiesto una perizia sui possibili danni derivanti dal funzionamento delle antenne della Radio Vaticana. Paolo Vecchia, presidente della Commissione internazionale per la protezione dalle radiazioni non ionizzanti, l’organismo più autorevole in materia ha dichiarato: “Il perito ha preso in considerazione la popolazione locale e ha stabilito che alcune patologie si sono verificate con maggior frequenza tra chi abitava nel raggio di 6-12 chilometri da Radio Vaticana rispetto al resto dei residenti. … Continua a leggere »

Ma ‘Chi’ per chi ci ha preso? Le parole non bastano

“ Chi” in edicola: 2 euro, 228 pagine di vergogne esibite e miserie nascoste, orgia di corpi, sentimenti, insinuazioni, grossolanità scostumate, chiacchiere da vecchia balera… L’enciclopedia settimanale del contrario di dignità, pudore e buon gusto. Ma il top è l’editoriale del direttore indignato e imperativo: ‘Basta col gioco al massacro contro la Chiesa’.

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Ricerca scientifica

Ministro Sacconi:
La ricerca scientifica «come ogni attività umana, è sottoposta al giudizio etico,
e non può chiudersi nel cerchio dell’autoreferenzialità,
né godere di “immunità etica”».

Piergiorgio Odifreddi dopo averci ricordato che il filosofo “Epimenide di Creta … sembra aver detto: “i cretesi sono bugiardi“.” , ci ricorda anche che Paolo di Tarso “troppo indaffarato a predicare la verità”… “nelle sue deliranti convulsioni” ha scritto nella Lettera a Tito che “tra i circoncisi … uno di essi, loro profeta, ebbe a dire: “Cretesi, eterni bugiardi, cattive bestie, ghiottoni infingardi”.

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Evangelium Vitae

«Come un secolo fa ad essere oppressa nei suoi fondamentali diritti era la classe operaia,  e la Chiesa con grande coraggio ne prese le difese, proclamando i sacrosanti diritti della persona del lavoratore,

così ora, quando un’altra categoria di persone è oppressa nel diritto fondamentale alla vita,

la Chiesa sente di dover dare voce con immutato coraggio a chi non ha voce.

Il suo è sempre il grido evangelico in difesa dei poveri del mondo, di quanti sono minacciati, disprezzati e oppressi nei loro diritti umani»

(Evangelium vitae, n.5)

Evangelium vitae (EV) è una Lettera Enciclica di Papa Giovanni Paolo II, del 25 marzo 1995.

Davvero?

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Davvero sei contro la legge 40?

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A commento dell’aumento dei casi di aborto permessi dalla legislazione del suo paese, il prof. Charles E. Rice, dell’Università di Notre Dame, negli Stati Uniti, ha detto:
“Se un essere umano innocente può essere ucciso perché è troppo giovane, cioè non ha vissuto ancora nove mesi dal suo concepimento, non vi è motivo, in via di principio, perché non possa essere eliminato perché è troppo vecchio. O troppo ritardato. O troppo nero. O politicamente troppo indesiderabile.”
(CHARLES SECREST, The future molders, n. 24)

Come prevenire l’AIDS

Uno studio svolto dalla USAID (agenzia governativa USA che fornisce assistenza economica e umanitaria) ha preso in esame le variabili associate all’incidenza dell’Hiv in Benin, Camerun, Zambia, Kenya e Malawi: al primo posto per importanza c’è il minor numero di partner (fedeltà), all’ultimo posto c’è l’uso del preservativo.

Conclusione: il condom può ben essere la “tecnica” più efficace nella riduzione dei rischi di infezione – ammettono gli autori – ,  ma non è certo la misura di prevenzione più efficace.


P.S.: Benedetto XVI   l’aveva detto prima.


Fonte:
Nuove ricerche: l’AIDS si vince con la fedeltà di coppia, non con il preservativo.